Le Grotte di Frasassi e l’arte della natura
Vi siete mai fermati ad ammirare un paesaggio caratteristico, uno scorcio originale od un piccolo elemento inconsueto della natura, che vi ha particolarmente emozionati? La mia risposta è, visto che sono anche un po’ attempatella… milioni di volte! Penso infatti che, tutto ciò che condiziona la nostra sfera emotiva, emozionale e psichica, si può assolutissimamente considerare Arte e sicuramente, quella che mi suscita maggiori emozioni, è assolutamente l’arte della natura.
Per questo vi consiglio, prima di tutto, di visitare, in macchina, bicicletta o a piedi la regione Marche. Una regione che non conoscevo e per questo visitarla, mi ha veramente entusiasmato, da qui, a scoprirla ed amarla è stato un attimo. State sicuri che anche a voi, girerà la testa nell’ammirare le splendide colline, i paesaggi ricchi di colori e sfumature ed i suoi gioielli architettonici e non, sparsi nella natura stessa.
Un luogo in particolare ha catturato maggiormente la mia attenzione. Un luogo dove l’arte della natura, raggiunge il suo apice, le Grotte di Frasassi, non lontane dallo splendido Tempio di Valadier,
Le troviamo a Genga, nell’Appennino marchigiano, all’interno del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa, in provincia di Ancona.
Visitare le Grotte di Frasassi, tra le grotte carsiche sotterranee più spettacolari d’Europa, è come entrare in una sorta di mondo parallelo incontaminato, nel quale la natura, nel corso di milioni di anni, ha creato un ecosistema unico.
Storia e scoperta delle Grotte di Frasassi
Milioni di anni fa, il fiume Sentino, si faceva largo sotto la montagna marchigiana, all’interno di grandi faglie nella roccia calcarea. Le sue acque fredde, incontrando quelle solfuree, hanno aumentato la dissoluzione del calcare, creando così enormi vuoti e generando, tutto l’attuale sistema di grotte.
La prima scoperta, delle Grotte di Frasassi, risale al 1948, grazie all’attività del Gruppo Speleologico marchigiano di Ancona, che si accorsero di alcuni fori sul terreno.
Ma la scoperta più eclatante, della Grotta Grande del Vento, fu di alcuni giovani jesini. I giovani speleologi, quasi tutti sotto i 18 anni, si trovarono di fronte ad una stretta apertura, da cui fuoriusciva un’intensa corrente d’aria. Per molti mesi, questi ragazzi, continuarono da soli ad esplorare gli interni delle grotte, che si rivelarono di una grandiosità maestosa. Si pensi che, solo la prima grotta, la Grotta Grande del Vento, nella sua ampiezza, potrebbe contenere benissimo il Duomo di Milano.
Le scoperte continuarono negli anni, facendo emergere numerosi ambienti di diverse tipologie e dimensioni, con sculture naturali formate dalle stratificazioni calcaree nel corso delle varie ere, laghetti sotterranei profondi anche 25 metri fino a forme arabeggianti cristalline.
Le zone più importanti da vedere
Le Grotte di Frasassi si estendono su una lunghezza di oltre 30 km. La parte visitabile ai turisti è un percorso di circa 1500 metri, le cui zone più importanti sono:
- Grotta Grande del Vento o Abisso di Ancona, la grotta più grande.
- Niagara, una colata bianchissima di calcite allo stato puro.
- Sala delle Candeline, numerose stalagmiti cilindriche di piccole dimensioni ricordano le candeline
- Sala dell’Orsa, chiamata così proprio perché l’aspetto rievoca questo animale, ed è proprio questa che ha aiutato gli speleologi ad orientarsi, subito dopo la scoperta.
- Sala dell’Infinito, composta da tanti pozzi verticali per la risalita delle acque sulfuree
La combinazione di acqua e roccia calcarea creano concrezioni di notevoli dimensioni che si dividono in stalagmiti, colonne che crescono progredendo dal basso verso l’alto, e stalattiti, che scendono dall’alto verso il basso.
Tra le stalattiti e le stalagmiti più famose, che si possono ammirare durante la visita ci sono: l’Orsa, la Madonnina, la Spada di Damocle (è la stalattite più grande 7,40 m di lunghezza), l’Obelisco (stalagmite alta 15 metri) fino ai Capelli d’Angelo, stalattiti assai sottili e di più recente formazione.
Consigli pratici per visitare le Grotte di Frasassi
- Lasciare la macchina nell’ampio parcheggio, a fianco della biglietteria
- Le Grotte, dal parcheggio, sono raggiungibili anche a piedi, con una passeggiata di circa 20 minuti, passando davanti alla splendida chiesa di San Vittore alle Chiuse.
- La visita ha la durata di circa un’ ora
- All’interno, durante la visita, non ci sono particolari pericoli o difficoltà, se non alcuni gradini da scendere.
- Ricordarsi di portare una felpa, anche in estate, dato che la temperatura, all’interno, è intorno ai 14 gradi
- L’entrata è solo in gruppo, con una guida, che illustrerà le bellezze stanza per stanza
- Su richiesta si può effettuare anche percorsi speleologici più avventurosi. In quel caso verranno forniti casco, guanti, tuta e stivali… potrebbe essere una bella avventura!
Orari:
In inverno, dal 1 Novembre al 28 Febbraio:
- tutti i giorni dalle h: 10.00 alle 15.30
In estate, dai 1 Marzo al 31 Ottobre
- tutti i giorni dalle h: 10.00 alle 17.00
La Biglietteria presso il Parcheggio La Cuna è aperta nei seguenti orari:
- dalle 09.15 alle 12.15 – dalle 13.30 alle 16.30, le 15.00 in inverno
- Le grotte di Frasassi resteranno chiuse: il 4 Dicembre, 25 Dicembre e dal 10 al 30 Gennaio inclusi.
8 Comments
Oh quei campi di lavanda sono davvero belli. Non conoscevo queste grotte, se mi troverò da quelle parti farò sicuramente un salto.
Fai sempre delle foto magnifiche. Poi mi hai dato un sacco di informazioni! Voglioo tornarci presto considerando che non distano molto da me e che non ci vado da almeno una decina di anni! Sul consiglio di portarsi una felpa, quanto è vero! Mi ricordo che quando ci andammo, un ferragosto di una decina di anni fa, la ns amica entò solo in tee…beh, non passò un ottimo finesettimana, dopo, a causa dell’agghiacciata che si prese! Hai ragionissima
Le Grotte di Frasassi le potresti vedere 100 volte ma trovi sempre qualcosa di diverso e poi ci sono le escursioni, sicuramente da provare se sei un po’ avventurosa!
Ho sempre amato l’ambiente umido ed affascinante delle grotte, ammetto con grande gioia ed emozione di sognare di visitare queste che sono davvero tra le poche, assai famose, che mi manca vedere e scoprire!
Mi mancano sai queste? È un pó che le ho in programma, anche perché vorrei vedere la differenza con quelle di Postumia (ci sono stata da piccola coi miei, ma l’effetto che ricordo è pazzesco). Grazie del bellissimo stimolo!
A me mancano proprio quelle di Postumia, spero di riuscire ad andare questa estate, magari poi ci confrontiamo 😉
Nonostante sono delle Marche non sono mai stata in questo posto, mi hanno sempre detto che è bellissimo, ci farò sicuramente un pensiero con la mia famiglia.
L’ultima volta che ho visitato le Grotte di Frasassi ero molto piccola, mi ci portarono i miei genitori e per questo ne conservo un bellissimo ricordo, ma un po vago. Mi piacerebbe tornarci