Una gita a Capalbio
Questo fine settimana siamo stati a fare una bella gita a Capalbio nella parte più a sud della Toscana, un piccolo borgo medievale immerso nella campagna toscana, ma a pochi chilometri dal mare. Si trova moltovicinoal confine con il Lazio, tanto che spesso viene definito come l’ultimo paese della maremma.
L’origine del nome Capalbio ci ha fatto giocare con la fantasia per tutto il viaggio in macchina. Le ipotesi conclusive a cui siamo arrivati, erano due. La prima, più attendibile, ci dice che il nome deriva dal latino “caput albulum” (capo bianco), per la notevole presenza di alabastro bianco in questa particolare zona della maremma. La seconda, più improbabile ma votata da noi famiglia, indica che il nome Capalbio deriva dal latino “caput album” (testa calva). Se guardiamo con attenzione sopra la porta senese delle vecchie mura, nello stemma c’è un leone che sorregge una testa calva mozzata ….chissà quale sarà la verità. Per noi logicamente non c’è gara! Queste ricerche con votazione sono un buon metodo per tenere i bambini occupati per gran parte del viaggio e per imparare qualcosa di nuovo e interessante!
Gita a Capalbio, cosa vedere
Appena arrivati a Capalbio, notiamo subito che il borgo medievale è interamente circondato da caratteristiche mura quattrocentesche con profilo merlato che attirano l’attenzione già da lontano. Le mura sono intervallate da massicci torrioni tutti a pianta quadrata. Dello stesso periodo è la Pieve di San Nicola che conserva, al suo interno, resti romanici ed è ricca di affreschi del ‘400 e ‘500.
In una gita a Capalbio la cosa migliore da fare è comunque passeggiare, o correre a seconda dell’età, nelle viuzze del caratteristico centro storico. Ogni volta che giriamo un angolo ci appaiono dei fantastici scorci di questo borgo medioevale. Potendo accedere solo a piedi, permette di di girare con tranquillità anche con i bambini. Molto interessante è stato trovare ancora il portone in legno e ferro, che nei secoli passati, veniva chiuso verso l’ora del tramonto per evitare incursioni certamente indesiderate.
Nella zona più alta di Capalbio, in pieno centro storico, troviamo la Rocca Aldobrandesca, un’elegante palazzo signorile a forma di L con addossato un torrione merlato, di origini tardo medioevali. La torre è quella che è rimasta più simile all’originale. In effetti è rimasto poco anche all’interno, le stanze sono piuttosto disadorne.
La curiosità è che… dentro la Rocca si trova ancora il pianoforte dove il grande compositore toscano Giacomo Puccini amava suonare e comporre, durante i suoi frequenti soggiorni nella cittadina toscana.
Da sottolineare anche che Capalbio fa parte dell’Associazione de I Borghi più belli d’Italia .
All’interno della Rocca Aldobrandesca, durante tutto l’anno, sono organizzate mostre e eventi culturali di vario tipo. Salendo dall’esterno si arriva alla terrazza della torre da cui si gode uno splendido panorama maremmano.
Per chi invece ama passare le vacanze a contatto con la natura il comune di Capalbio rappresenta anche un’Oasi della Riserva del WWF. Vicino si trova infatti il lago di Burano, separato dal mare solamente da due sottili lingue di sabbia. Prima riserva di caccia, oggi grazie al WWF, vi si può trovare tantissima fauna come falchi, puzzole, istrici, conigli selvatici.
Sono possibili escursioni naturalistiche in bicicletta, dove si può godere pienamente della natura e del suo benessere.
Per chi ama condividere delle bellissime giornate nella campagna, in compagnia di un buon bicchiere di vino, da queste parti passa anche la Strada del vino, dell’olio e dei sapori, ufficialmente riconosciuta dalla regione Toscana.
Assolutamente da non perdere è la visita al Giardino dei tarocchi, si trova nelle vicinanze e merita sicuramente di essere visto!